Dormire fra le onde

Quando il nuovo resort di lusso del gruppo Jumeirah emerge all’orizzonte, sembra l’intera struttura stia prendendo il largo come uno yacht napoletano che punta al tramonto. Il progetto, firmato dallo studio  Killa Design guidato da  Shaun Killa, si affaccia su una penisola interamente riqualificata che si protende nel Golfo Arabico, e introduce un nuovo linguaggio d’ospitalità che fonde acqua, luce e orizzonte.  
Fin dall’entrata, l’impatto scenografico è immediato: un arco in acciaio largo 36 metri accoglie gli ospiti, segnando la soglia tra città e mare. La struttura si articola in due corpi principali — uno orientato verso la marina privata, l’altro verso la spiaggia — integrando 386 camere e suite (o comunque “circa 386”). Accanto all’ospitalità tradizionale sorgono 82 residenze servite, ciascuna pensata come un’abitazione panoramica con terrazze affacciate sul mare.
Tutte le sistemazioni privilegiano il rapporto tra interno ed esterno: finestre a tutta altezza, balconi profondi e visuali sul profilo dello skyline e sulla sagoma iconica del Burj Al Arab. La base delle camere parte da circa 60 m2, mentre le suite si estendono oltre i 120 m2 e le penthouse arrivano a circa 650 m2. La penisola su cui l’intervento sorge si estende come un braccio di 470 metri nel mare, regalando la sensazione di allontanarsi dalla terraferma pur restando a due passi dal cuore di Dubai.
Il design richiama con decisione il mondo nautico: le linee seguono l’andamento delle onde, i volumi sembrano sovrapporsi come ponti di superyacht e le terrazze si estendono verso il mare come passerelle. 
Ma la visione non è solo estetica: nell’ottica della sostenibilità, le profonde terrazze e i parapetti schermanti riducono la necessità di raffrescamento fino al 40%. Il contorno verde accoglie oltre 3.100 palme e ben 260.000 arbusti, un segno della volontà di inserire la struttura nel paesaggio naturale in modo armonioso. Non manca la marina: un porto su misura con 82 posti barca — pensato per un’utenza che arriva via mare e vuole attraccare nello stesso resort in cui soggiorna.

La scelta della progettazione non è soltanto scenografica, ma strategica: la posizione sulla costa, l’orientamento, i materiali e la sequenza degli spazi contribuiscono a un’esperienza di ospitalità che unisce glamour e leggerezza.
L’ospitalità si declina in ambienti sofisticati: undici ristoranti con cucina internazionale, bar panoramici e lounge affacciate sulla marina o sulla spiaggia, spazi wellness firmati Talise che si sviluppano su tre livelli, comprese piscine interne di 20 metri e aree dedicate al benessere più esclusivo.























