- INFO POINT
- Di Silvano Lova
- Stato: Progetto
Elegia dello stadio (e del futuro)
Edilizia SportivaNel cuore del distretto di Fengdong, nella città di Xi’an, antica capitale della Via della Seta, si erge il nuovo Xi’an International Football Centre. Non è un semplice stadio: è un organismo che si muove con il respiro della città, un corpo fluido che cattura il paesaggio e lo restituisce come esperienza.
Il progetto, firmato da Zaha Hadid Architects con Patrik Schumacher come design director e i project leaders Charles Walker e Nils Fischer , nasce nel 2020 come parte del grande piano di riqualificazione urbana del distretto occidentale, e ha visto la sua partita inaugurale (la nazionale U23 cinese contro i pari età australiani).
Il complesso si estende su circa 250.000 metri quadrati e garantisce una capienza di 60.000 spettatori, disposti in una struttura compatta e avvolgente. Le sue curve non imitano la natura: la interpretano. Ogni linea del progetto si dilata e si contrae come una corrente d’aria, ogni superficie si piega per accogliere la luce. Le terrazze giardino che si aprono verso sud, gli spazi di ristoro e i percorsi pedonali sono pensati per far vivere l’edificio anche al di là dei novanta minuti di gioco. Lo stadio è aperto alla città, un luogo dove il tempo tra una partita e l’altra si riempie di quotidianità.
Geometria della visione sportiva
Il cuore della struttura è l'ovale , modellato digitalmente per offrire una visibilità perfetta da ogni posto. Gli spalti si piegano in modo da creare un abbraccio continuo attorno al campo, riducendo la distanza tra tifoso e giocatore. Questa prossimità è più che funzionale: è emotiva. L’architettura qui diventa un prolungamento del respiro collettivo del pubblico, un amplificatore di energia.
Al di sotto delle gradinate, gli spazi tecnici e i percorsi interni si sviluppano come arterie in un organismo. Campi di allenamento regolamentari, aree di servizio, centri medici e palestre formano un tessuto connettivo che estende la funzione sportiva a ogni livello. All’esterno, campi all’aperto e spazi multifunzionali per eventi culturali e concerti completano il sistema, rendendo il Football Centre un polo di vita urbana anche fuori stagione.
Sottili membrane, tensioni leggere
La sua forza tecnologica si concentra nel tetto, una delle più complesse strutture a grande campata realizzate in Cina. La copertura è una rete doppia di cavi in acciaio che sostiene una membrana traslucida in PTFE (politetrafluoroetilene), leggera come una vela e resistente come una corazza. Questo sistema permette di proteggere il pubblico dal sole e dalla pioggia, lasciando filtrare una luce naturale diffusa che trasforma la percezione dello spazio.
Nel novembre 2021, la costruzione ha raggiunto un traguardo simbolico: la chiusura della struttura in acciaio del tetto, momento in cui la rete metallica, assemblata a terra in segmenti curvi, è stata sollevata e collegata in quota. Da allora, la copertura si comporta come una membrana viva, capace di oscillare e adattarsi alle variazioni di temperatura, di ventilare naturalmente, di generare ombra e comfort termico senza l’uso massiccio di impianti meccanici.
Questa tensione fisica tra leggerezza e resistenza è ciò che dà alla struttura il suo carattere poetico: un gesto tecnico che diventa estetico, una linea che sostiene, filtra e racconta.
Memoria e metamorfosi
Nelle sue proporzioni e nei suoi riferimenti formali, l’architettura non dimentica la storia. I volumi slanciati, la sequenza di terrazze e portici, le geometrie che si allungano come ali evocano la magnificenza imperiale di Xi’an, un tempo capitale delle dinastie Qin e Tang. I progettisti reinterpretano il linguaggio tradizionale – colonne, scalinate, coperture a falda – trasformandolo in un sistema dinamico e contemporaneo.
Il colore caldo delle strutture metalliche interne, l’ombra modulata delle lamelle e la disposizione cerimoniale degli ingressi riprendono elementi del Palazzo della Suprema Armonia e di altri complessi storici. Ma qui tutto si muove: il passato è filtrato, piegato e proiettato nel futuro. È un tributo, non una copia.
La città come scenario
La posizione stessa del complesso lo trasforma in segno urbano. Il Football Centre si inserisce nel piano di espansione occidentale di Xi’an come nodo centrale di una rete di infrastrutture che include linee della metropolitana, parchi, canali e spazi pubblici. Le sue terrazze si affacciano verso il Monte Qing, come un anfiteatro che abbraccia la natura.
Durante i mesi più caldi, il sistema di ventilazione naturale – reso possibile dalla forma aperta delle facciate e dalla leggerezza della copertura – crea un microclima confortevole. In inverno, le pareti curve e la disposizione dei volumi riducono l’effetto del vento freddo del nord. L’architettura si fa così dispositivo climatico, senza bisogno di tecnologia ostentata: è il disegno stesso che produce benessere.
Una cattedrale per la comunità
Sebbene concepito per grandi eventi internazionali – come la AFC Asian Cup – lo stadio è pensato come spazio vivo, quotidiano. Le sue aree per l’allenamento giovanile, i campi pubblici e i percorsi pedonali che collegano la metropolitana lo rendono parte integrante della città. La presenza di negozi, caffè, spazi per mostre e terrazze panoramiche invita a una fruizione continua: non più un “tempio” chiuso al di fuori delle partite, ma un luogo da abitare.
In questo senso, il Football Centre incarna una nuova idea di architettura sportiva: un’infrastruttura pubblica che diventa paesaggio, che unisce prestazione tecnica e dimensione umana. È un progetto che interpreta il calcio non come spettacolo isolato, ma come linguaggio collettivo, un modo di stare insieme nella città che cambia.
Zaha Hadid non ha mai costruito solo edifici: ha sempre cercato di modellare il movimento stesso dello spazio. A Xi’an, la sua visione prende la forma di un flusso congelato nel metallo e nella luce. Ogni curva racconta l’ambizione di una Cina che guarda al futuro senza rinnegare la propria memoria, di una metropoli che si reinventa attraverso la cultura e lo sport.
Dalla sua apertua completa al pubblico, lo stadio sarà non solo il palcoscenico delle grandi competizioni, ma anche il cuore pulsante di una nuova identità urbana. Sarà luogo di incontro, di appartenenza, di ritmo condiviso.
Elegia dello stadio-futuro: Un’architettura che respira come la folla che la abita, che vibra con il canto dei tifosi e si spegne dolcemente nella notte, restituendo alla città il respiro che ha preso.