- INFO POINT
- Di Silvano Lova
- Dove: Milano
(In)formazione condivisa
ProtagonistiIn un’epoca in cui, anche per la professione di Architetti e Ingegneri, la velocità con cui progredisce l’innovazione tecnologica sembra raddoppiare ogni giorno (e lo straniamento di fronte al fenomeno cresce in misura più che geometrica), ci sembra utile portare la riflessione sulla necessità di realizzare una formazione consapevole, mirata non meramente a concentrare il focus su singolo bit di conoscenza, ma piuttosto a generare un’attività integrata, in cui tutti gli attori impegnati nel mondo delle costruzioni interagiscano per raggiungere una massa critica in grado di fornire un valore aggiunto rilevante ai professionisti che ne intendono fruirne.
Facciamo riferimento non solo ad un fattore quantitativo (per quanto importante dato che le risorse dei singoli soggetti sono sempre più scarse) quanto piuttosto a un elemento qualitativo che emerge quando punti di vista differenti della stessa filiera (i progettisti stessi, le imprese, i produttori di materiali, i fornitori di tecnologie e, ovviamente, gli Enti di formazione) fanno sistema per generare un tutto che spesso è più delle singole componenti.
In questo senso si muove la nostra intervista a Claudio Sangiorgi, presidente del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano e docente di presso l’Università di Parma; con Sangiorgi abbiamo parlato dei prossimi appuntamenti convegnistici organizzati dal Collegio, in sinergia con altri soggetti pubblici e privati a partire di quello del prossimo 3 novembre 2025 in programma presso l’Auditorium Mapei di Milano.
Con Sangiorgi abbiamo anche esteso l’orizzonte, traguardando la filosofia operativa che muove l’attività Collegio volta a promuovere Informazione e Formazione, non solo verso gli iscritti, ma anche nei confronti degli studenti e più in generale di tutti gli attori del mondo delle costruzioni.
La qualità al centro
ll primo appuntamento di quest’ultimo scorcio dell’anno è con il convegno ‘Qualità nel progettare e costruire’ che si terrà oggi, 3 novembre, presso l’auditorium Mapei di Milano, un evento che si inserisce in un progetto ampio e articolato come sottolinea Sangiorgi, che afferma: “Il Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano persegue da sempre i temi dell’aggiornamento, della formazione e del dibattito interdisciplinare, sia all’interno delle professioni, in particolare quella dell’Architetto e dell’Ingegnere, sia anche in rapporto ai soggetti operativi che intervengono nei cantieri, nonché con il vasto mondo dell’innovazione che si concretizza all’interno dei grandi produttori di materiali e tecnologie per l’edilizia e le costruzioni in senso più generale”.
“In questo senso, per chi si occupa di edilizia, Mapei è un riferimento di qualità e di ricerca; come Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano abbiamo tenuto moltissimo a instaurare un rapporto che si addensasse su un tema culturale estremamente concreto: la Qualità del progetto e quella della costruzione. Nel corso del convegno che si terrà nell’Auditorium Mapei, diversi protagonisti della progettazione, della costruzione e più in generale dell’innovazione si confronteranno su questo tema”.
“La declinazione dell’innovazione tra progetto e costruzione è uno sviluppo naturale e sinergico, dato che ogni atto di progettazione è determinato in funzione della costruzione e, viceversa, non esiste una costruzione che non garantisca un ritorno di innovazione verso il mondo della progettazione, nel senso di verifica e analisi al vero di quella che è la qualità della progettazione stessa, in funzione degli interventi futuri”.
“Il convegno organizzato con Mapei, anche nelle intenzioni del Collegio, si configura come un momento di riflessione su queste tematiche e non a caso ha avuto anche il patrocino dei RICS Italia (Royal Institution of Chartered Surveyors, ndr); devo dire che da sempre, anche nella mia attività formativa come docente, prima del Politecnico, ora della Università di Parma, ho tenuto queste due fasi (la progettazione e la costruzione) in stretta connessione, proprio perché il progetto deve contenere tutti i termini di quella Qualità che andrà costruita, in modo da validarne in concreto l’ideazione, ma anche per porre poi le basi delle sperimentazioni successive”.
“Come Collegio auspichiamo una importante partecipazione dei colleghi, già confortati dai numeri delle registrazioni che ci vengono comunicate dalla segreteria del Convegno. Questa sarà una delle prime occasioni di organizzazione condivisa con Mapei, ma anche il prototipo di relazione sinergica con altre realtà del mondo produttivo con cui vogliamo collaborare in futuro”.
Con il convegno del 3 novembre, si apre un ciclo di convegni che troveranno coronamento a Madexpo 2025 e di cui Sangiorgi ci introduce le tematiche: “Il convegno con Mapei non è l’unico momento formativo che, come Collegio, organizziamo in questi ultimi mesi del 2025; abbiamo attivato una serie di partnership con altre realtà associative, imprenditoriali e federative attive nel nostro settore che ci hanno consentito di organizzare un carnet cospicuo di appuntamenti di incontro e riflessione”.
“In particolare, al Madexpo 2025, in programma a Milano alla fine di novembre, in cui saremo presenti con un nostro stand, avremo tre momenti di convegno, da noi organizzati, che coinvolgeranno nuovamente altre realtà associative. Inizieremo con un convegno, coordinato dal nostro past president Davide Luraschi, sulla sicurezza antincendio con particolare focus sugli edifici alti, di grande attualità sia per alcuni eventi di cronaca sia dal punto di vista dell’evoluzione Normativa. Il convegno vedrà la partecipazione del Comando dei Vigili del Fuoco di Milano nelle sue figure apicali”.
“Ci sarà poi un altro convegno, che tocca in particolare le corde della mia attività professionale, dedicato alla progettazione, alla logistica e all’allestimento di cantieri complessi negli interventi di recupero e conservazione di Beni di grande valore culturale e soggetti a Vincolo. In questo caso, la partnership attivata e quella con la Veneranda Fabbrica del Duomo, con la partecipazione del direttore dei lavori, ingegner Francesco Canali; con lui discuteremo, tra l’altro dell’allestimento del ponteggio pensile del tiburio, un’opera caratterizzata da soluzioni ingegneristiche innovative e importanti”.
“Infine, ultimo, ma non meno importante un convegno organizzato con i RICS Italia dedicato agli aspetti del Time Management e del Cost Management, due figure fondamentali dei cantieri contemporanei ancora colpevolmente misconosciute dal punto di vista formativo. In questo caso, il convegno si propone attraverso le riflessioni a tutto campo di due esperti e protagonisti del settore e a partire anche dal loro esame di casi concreti, di sviscerare le criticità dell’attuale panorama professionale relativamente a profili di competenza specializzata nelle due variabili tempi e costi, e di prefigurare ipotesi di loro superamento in vista di una crescita complessiva del comparto”.
Visione panottica della formazione
Come sottolineato poche righe fa, i convegni di questo fine 2025 non sono elementi isolati, ma il frutto di una visione complessiva e di lungo periodo che il Collegio sta perseguendo, come conferma Sangiorgi: “Il Collegio tiene molto alla formazione dei professionisti del nostro settore; in primo luogo perché la complessità contemporanea è in costante evoluzione e non si può dare per scontata e definita una competenza per quando strutturata e forte essa sia. C’è sempre la necessità di un’apertura a esperienze, riflessioni e osservazioni provenienti dalla vasta platea di soggetti che interagiscono con i nostri professionisti”.
“L’innovazione tecnologica nel campo dell’architettura e dell’ingegneria è alla costante ricerca di soluzioni per l’ottimizzazione dell’uso dei materiali e per ll’esaltazione delle loro prestazioni tecniche, fornendo un universo di risposte che il professionista deve non solo quantomeno essere preparato a recepire, ma anche a indirizzare, esprimendo le proprie esigenze in un quadro comune di confronto”.
“Sotto questo punto di vista diventa chiaro e comprensibile l’importante sforzo che il Collegio sta compiendo per attivare continui momenti di condivisione e interlocuzione con il mondo della ricerca sia pubblica sia privata. Mi piace ricordare al proposito la recentissima collaborazione con Anvides, l’Associazione che raccoglie le imprese di decorazione, pittura e della realizzazione delle finiture di facciata, centrata sulla possibilità di realizzare una Norma specifica sulle qualifiche che queste imprese devono avere per operare nel proprio settore operativo”.
“Devo anche sottolineare che Norme e tecnologie sono davvero in impetuosa evoluzione e, quindi, comprensibilmente, il professionista non riesce da solo a mantenersi aggiornato; ecco allora che diventa fondamentale stabilire regole del gioco chiare e ben definite che tutti i soggetti che partecipano all’intervento di costruzione e di progettazione siano disposti ad accogliere, con un sistema di prequalifica che garantisca che tutti gli attori possano confrontarsi sullo stesso piano sul mercato”.
“Sempre in quest’ambito, con i RICS stiamo studiando l’evoluzione delle norme antincendio (devo dire che in Italia siamo all’avanguardia in ambito europeo in questo senso) per tradurle in codici di pratica da condividere a livello internazionale. Infine, ho personalmente partecipato a un convegno internazionale sull’impatto del cambiamento climatico sugli edifici storici, per poi introdurre nei cantieri principi di buona pratica di manutenzione in grado di mitigarne gli effetti nel tempo”.
“Ognuna di queste esperienze si inquadra nell’attività di Formazione complessiva del Collegio che, torno a ripeterlo, tende a livello strategico a moltiplicare le occasioni di sinergia con altri soggetti del nostro settore (a partire dagli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti, ampliando il più possibile la platea dei soggetti coinvolti), interessati all’applicazione pratica delle opportunità che l’evoluzione tecnologica mette a disposizione dei professionisti".
"Una sfida stimolante, che deve contare su contributi anche a livello internazionale (a partire dai tantissimi ragazzi di altre Nazioni che frequentano le nostre Università) e che credo sia fondamentale valorizzare per poter rispondere alle criticità di un Mondo che, non solo nel settore delle costruzioni, è diventato estremamente complesso e imprevedibile”.






