Un magazzino? No, un museo o forse entrambi

Inaugurato lo scorso 31 maggio e situato a Here East, nel Queen Elizabeth Olympic Park di Londra, il V&A East Storehouse è destinato a ripensare drasticamente l'idea di archivio e deposito museale.
Su progetto guidato dallo studio londinese Diller Scofidio + Renfro (e supportato da Austin-Smith:Lord), lo Storehouse porterà i tesori fuori dai magazzini e alla vista del pubblico per la prima volta dopo generazioni.
I numeri in gioco sono impressionanti: il centro che si sviluppa su quattro livelli e su oltre 16.000 metri quadri di superficie, ospiterà 250.000 oggetti, 350.000 libri e 1.000 archivi provenienti dalle collezioni del V&A di moda, tessuti, mobili, teatro e performance, opere in metallo, ceramica, vetro, scultura, architettura, dipinti e design di prodotti.
I visitatori saranno invitati a compiere un viaggio dietro le quinte che svela e dimostra come e perché gli oggetti vengono raccolti, come vengono curati, conservati e studiati e come contribuiscono a dare un senso al nostro passato, presente e futuro nell'ambito di mostre e programmi pubblici.
Una sala centrale per le collezioni pubbliche trasformerà il deposito stesso in un'altra sala (mentre gli ambienti dedicati alla conservazione dei pezzi più delicati e al restauro si articoleranno sul perimetro della struttura); i visitatori potranno così esplorare una ricca gamma di oggetti, dalle curiosità più piccole della collezione alle stanze e ai frammenti di edifici più grandi e significativi.


Tra i pezzi forti ci sarà l'ufficio degli anni Trenta di Frank Lloyd Wright per Edgar J. Kaufmann Jr. - un interno in compensato unico e completo del XX secolo - e un soffitto intarsiato del XV secolo proveniente dall'ormai distrutto Palazzo di Altamira, vicino a Toledo, in Spagna, che sarà resuscitato all'interno del centro come un vero e proprio elemento architettonico sopra un nuovo spazio pubblico per esposizioni ed eventi.
Altri spazi all'interno del Centro ospiteranno esposizioni pop-up, laboratori, spettacoli e proiezioni, oltre a incontri dal vivo con il lavoro del museo, dalla conservazione e ricerca alla preparazione delle mostre. Questo nuovo modello si basa sul continuo successo del Clothworkers' Centre for the Study and Conservation of Textiles and Fashion (Centro per lo studio e la conservazione dei tessuti e della moda), situato a Blythe House, nella zona ovest di Londra, dove attualmente è conservata la collezione del V&A.
Verrà creata una galleria dedicata per esporre una mostra mutevole di oggetti di grandi dimensioni raramente visti della straordinaria collezione del V&A di tessuti teatrali, tappeti, tessuti, arazzi e dipinti, tra cui un fondale teatrale di 15 metri di larghezza disegnato da Natalia Goncharova per la produzione londinese dei Ballets Russes del 1926 de L'uccello di fuoco di Stravinsky.
L’apertura del V&A East Storehouse si integra nel progetto più ampio di’ East Bank, un nuovo centro di cultura, istruzione, innovazione e crescita che sta prendendo forma nel Queen Elizabeth Olympic Park come parte dell'eredità olimpica di Londra 2012.