Nuova vita al Kursaal
A Palazzo Santo Stefano a Padova è stato svelato il progetto preliminare per la riqualificazione del Kursaal di Abano Terme, affidato allo studio Stefano Boeri Interiors ( Stefano Boeri , Giorgio Donà ) e promosso congiuntamente da Provincia di Padova e Comune di Abano Terme. L'obiettivo è restituire "centralità" a un luogo simbolico della città termale, intrecciando architettura, paesaggio e aggregazione sociale.

Il progetto recupera il volume originario degli anni Settanta, demolendo le aggiunte successive per ridare coerenza formale e identitaria all'edificio, e lo completa con tre elementi chiave: un nuovo involucro dinamico a facciata metallica tridimensionale che filtra la luce naturale, una "Terrazza Verde" panoramica in copertura di circa 850 mq con vegetazione, pergolati, zone d'ombra e bar, e una riorganizzazione interna dello spazio con funzioni miste e flessibili.
Il sistema urbano circostante viene ripensato con una promenade pedonale che collega il Kursaal al Parco Urbano Termale e tracciando un asse verde continuo fino a via Jappelli, inserendosi nel disegno di rigenerazione urbana del centro storico. Il verde diventa infrastruttura sociale: attorno all'edificio, nel "Giardino della Biodiversità", sono previsti circa 2.500 mq di spazi verdi con oltre 50 nuovi alberi, percorsi pedonali, zone di sosta e continuità vegetale con il contesto cittadino.
All'interno, la distribuzione prevede al piano terra una hall con reception, biblioteca, bistrot e spazi per la promozione turistica e culturale; al primo piano ambienti flessibili destinati a uffici o attività civiche; mentre la copertura diventa la terrazza verde abitabile aperta al pubblico. L'area dell'ex Hotel Centrale, adiacente al complesso, è inclusa nel concept progettuale: il team Boeri ipotizza una estensione verde di collegamento urbano, nuovi fronti edilizi e persino un piccolo bosco verticale per riconnettere il Kursaal al tessuto cittadino.
Nel concept sono previste anche stime economiche, ipotesi alternative e strumenti tecnici per valutare la fattibilità del cantiere, secondo un approccio che non è estetico soltanto ma progettuale e operativo fin dalla fase preliminare. "Il progetto restituisce un luogo di aggregazione e dimostra che architettura, turismo e comunità possono dialogare", ha dichiarato Boeri , mentre Giorgio Donà ha parlato di un "contesto multidisciplinare" capace di unire innovazione, socialità e natura.

La sfida, ambiziosa, è trasformare l'edificio dormiente da più di un decennio in motore vitale del centro terme, valorizzando la storia architettonica, rilanciando il paesaggio urbano e offrendo un palcoscenico contemporaneo alla comunità di Abano Terme.