Dormire con la tigre
Tra i campi silenziosi che segnano il margine meridionale del campus, dove il paesaggio si apre verso il Lake Carnegie e la luce scivola morbida tra i filari, prende forma il nuovo complesso residenziale di graduate housing pensato da Mithun per Princeton University: Meadows Apartments.
Una comunità di 604 posti letto distribuiti in 379 unità, suddivisi in tre edifici a tre piani — con porzioni monopiano dedicate a caffetteria e centro comunitario — immersi in un'area di 85 acri che segna il primo grande allargamento del campus oltre i confini tradizionali.


L'obiettivo è chiaro: offrire alloggi convenienti e dignitosi per dottorandi, post-doc e piccoli nuclei familiari, dando vita non solo a un dormitorio, ma a un quartiere nel verde, integrato, vivibile. L'intervento è parte di un disegno più ampio: combinare abitare, studio, natura, mobilità dolce e comunità, ricollegando il campus con la natura preservata del vicino Delaware and Raritan Canal State Park.
Qui gli edifici si dispongono come le "piedi di tigre" — omaggio al felino-mascotte dell'università —creando quattro cortili interconnessi e sei passaggi pedonali che attraversano i volumi per favorire una circolazione fluida e rassicurante. Le ali residenziali ruotano per offrire viste, luce naturale e privacy, minimizzando l'impatto visivo sul paesaggio e sul parco adiacente.
Ogni appartamento — 13 tipologie in totale — spazia da monolocali a unità fino a quattro camere, ciascuna con bagno e cucina, massimizzando efficienza degli spazi, comfort termico, acustico e accesso alla luce naturale. Alcune unità sono pet-friendly, altre arredate; tutte con aria condizionata e riscaldamento geotermico, elettrodomestici a basso consumo, ascensore e dotazioni moderne per garantire indipendenza e qualità abitativa.
Al centro del complesso una piazza attiva delimitata da un caffè, un centro comunitario, zone lounge, spazi per lo studio, aree giochi per bambini, orti, barbecue all'aperto e - per chi ama muoversi su due ruote - spazi coperti per bici. Al piano terra vi sono anche negozi e servizi destinati a rendere quotidiano e fluido il vivere per i residenti.


Il progetto integra un sistema di geo-scambio per riscaldamento e raffrescamento, gestisce le acque con infrastrutture verdi diffuse sul sito, predispone tetti per pannelli fotovoltaici e include tetti verdi su caffè e centro comunitario.
Meadows Apartments è infatti certificato secondo standard di grande rigore energetico: è uno dei più grandi progetti residenziali certificati Passive House negli Stati Uniti e mira anche a ottenere certificazione LEED.
La struttura portante in legno lamellare (CLT/GLT) è prefabbricata, riduce l'impronta di carbonio e ha consentito di contenere i costi: il complesso è stato realizzato con un risparmio stimato del 35% rispetto a residenze universitarie analoghe completate recentemente.
Il paesaggio intorno accoglie più di 1.200 nuovi alberi, arbusti autoctoni, prati, giardini di pioggia e spazi aperti che dialogano con il vicino parco statale e creano continuità ecologica. Percorsi pedonali e ciclabili, bus-shuttle, riducono la dipendenza dall'auto; chi vuole può contare su parcheggi e su un sistema condiviso di mobilità. Gli ambienti interni, luminosi e pensati con materiali salubri e naturali, offrono un'esperienza di quiete e concentrazione — importante per studenti e ricercatori — e allo stesso tempo facilitano la socialità grazie a spazi comuni e aree di ritrovo.
In un contesto universitario spesso dissonante tra la necessità di densità e l'urgenza ambientale, questo progetto rispecchia la convinzione che si possa costruire in armonia con la natura, rispettando i ritmi umani, creando relazioni verdi, abitazioni consapevoli, spazi collettivi capaci di accogliere diversità e favorire scambi.
In un mondo dove sempre più si tende verso edifici efficienti e sensibili, Meadows Apartments a Princeton diventa esempio di come l'abitare accademico possa essere parte di un disegno più vasto: quello di un campus che respira, cresce e si prende cura di chi lo vive.







