Il Futuro della comunità

Nel cuore di Mount Vernon, tra le acque dello Skagit e il profilo dei monti, sorge un edificio che non è soltanto mattone e vetro, ma promessa fatta comunità. Il Mount Vernon Library Commons, progettato da HKP Architects, non si limita a custodire libri: accoglie persone, relazioni, orizzonti condivisi.
Dal 2014 la città coltivava il sogno di uno spazio nuovo, aperto, capace di dare forma al futuro della vita civica. Nel 2019 il mandato a HKP: immaginare un edificio che fosse insieme biblioteca, centro comunitario e luogo di incontro, ma anche infrastruttura per la mobilità sostenibile.
Il risultato è un organismo di 12.000 metri quadrati articolato in quattro livelli. Al piano terra: la biblioteca, la grande sala comunitaria, la cucina commerciale, gli spazi per conferenze ed eventi. Sopra: tre piani di parcheggio, 276 posti auto e, già dal primo giorno, 76 stazioni di ricarica elettrica pronte a diventare oltre 200.
Il progetto si distingue per la radicale scelta ecologica: è uno dei primi edifici pubblici degli Stati Uniti pensato secondo lo standard Passive House, con un consumo energetico stimato di appena 12 EUI — un sussurro rispetto ai 66 del vecchio edificio e ben sotto i 47 richiesti dallo Stato di Washington.
Un impianto fotovoltaico da oltre 120 kW, integrato sul tetto e sulla facciata sud, trasforma la luce in energia; il calcestruzzo stesso, cuore della struttura, è stato selezionato per ridurre del 40% le emissioni inerenti. Ogni finestra, ogni ventilazione naturale, ogni scelta costruttiva concorre a un equilibrio che non è solo tecnico ma poetico: l'aria circola anche nel garage, la luce disegna le scale, gli spazi intermedi diventano soglie tra città e paesaggio.


Il costo, circa 53 milioni di dollari, è stato sostenuto da fondi federali, statali e locali, senza gravare sulle tasse dei cittadini. Una scelta politica prima che economica: investire in un bene comune che durerà nel tempo, un edificio che appartiene a chi lo abita.
Eppure i numeri non bastano a raccontare l'anima del progetto. È la terrazza che guarda il fiume, il giardino pensile che accoglie, la cucina che diventa comunità, la biblioteca che resta cuore pulsante: qui la sostenibilità non è solo tecnica, è linguaggio di gentilezza.
Il Library Commons è soglia e incontro, luogo di passaggio e di permanenza insieme. Non monumento, ma respiro. Non peso, ma futuro condiviso.