Chipperfield per il teatro romano di Brescia
Porta la firma dell'architetto inglese David Chipperfield, premio Pritzker 2023, il recupero del teatro romano di Brescia.
Un incarico conferito dalla Fondazione Brescia Musei, dal Comune e dalla Camera di Commercio.
Si tratta della valorizzazione del teatro romano e del corpo settentrionale di palazzo Maggi Gambara, che inizia cinque anni dopo la nuova museificazione della Vittoria Alata ripensata dall’architetto Juan Navarro Baldeweg, e che si conferma come logica prosecuzione del Corridoio Unesco, passage museale che ha permesso una nuova modalità di visita di tutto il comparto storico-archeologico lungo via Musei.
Gli elaborati eseguiti dallo studio Chipperfield Architects costituiranno la base di lavoro per le prossime fasi di sviluppo del Piano di Fattibililtà Tecnico-Economica dell’intervento.
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Il teatro romano, situato nei pressi del Tempio Capitolino e della piazza del Foro, nel 2011 è stato dichiarato dall'UNESCO patrimonio mondiale dell'umanità e fa parte del sito seriale Longobardi in Italia.
Costruito in epoca flavia, come il vicino Capitolium (al quale era collegato mediante un porticato), e rimaneggiato durante il principato di Settimio Severo, nel III secolo, fu probabilmente danneggiato dallo stesso incendio che, nel IV secolo, fece in parte crollare l'edificio templare posto nelle immediate vicinanze e da un terremoto nel V secolo, il quale distrusse completamente la scena e il muro che dava sulla strada.
Nonostante ciò venne utilizzato fino al 1173.
L'edificio fu riportato alla luce insieme al Capitolium nell'Ottocento, operando la demolizione di tutte le strutture sorte durante le diverse epoche sui resti del teatro, tranne Palazzo Maggi Gambara, che occupa tuttora la parte occidentale della cavea, poiché contenente diversi affreschi di grande valore storico e artistico.
David Chipperfield, autore del Neues Museum di Berlino, del MUDEC di Milano e del museo Archeologico Nazionale di Atene, inizierà un percorso di condivisione con tutti gli stakeholders del patrimonio storico urbano; è infatti famoso per essere assolutamente rispettoso del patrimonio antico e preesistente, e per un modus operandi caratterizzato dall’ampia disponibilità a condividere le fasi di sviluppo con le autorità di tutela del patrimonio.