Rispettare la Storia, guardare al Futuro
Emblema dell'Esposizione Universale del 1900, il Grand Palais, pur essendo stato progettato come centro temporaneo per le Belle Arti, è diventato uno dei monumenti più iconici di Parigi. Quest'opera collettiva è stata progettata da diversi architetti: la navata e le gallerie da Henri Deglane, la parte centrale da Albert Louvet, il Palais d'Antin da Albert Thomas e il coordinamento dell'insieme da Charles Girault, architetto anche del Petit Palais.

Fin dalla sua inaugurazione, il palazzo fu dedicato alla storia delle arti e alla gloria dell'industria, come dimostra la sua architettura, un sapiente mix di stile Beaux-Arts e materiali moderni come il vetro e l’acciaio.
Negli anni Sessanta, il lavoro dei quattro architetti fu completato da interventi di ristrutturazione basati sul duplice principio della funzionalità e della sicurezza per le opere d'arte e le persone. Queste modifiche sono state apportate da Pierre Vivien, architetto curatore (ex ACMH) del Grand Palais dal 1950.
A differenza di molti monumenti storici, il Grand Palais non era mai stato sottoposto a grandi lavori di restauro, a parte quelli effettuati da Alain-Charles Perrot all'inizio degli anni 2000 sulla copertura in vetro della navata e sulle sue fondamenta sul lato della Senna.
Diviso, suddiviso, accatastato e indebolito nel corso della sua storia, il Grand Palais è stato infine colpito da una serie di problemi tecnici e i volumi originali dell'edificio non erano più percepibili dai visitatori; inoltre le condizioni di accoglienza del pubblico non rispondevano più agli standard internazionali e gli spazi espositivi, poco attrezzati dal punto di vista logistico, non erano adatti più alle esigenze contemporanee.
Per questo, a più di un secolo dalla sua creazione, il Grand Palais è entrato in una nuova fase della sua storia nel 2021, attraversando un intervento di restauro e rifunzionalizzazione concluso agli inizi del 2025 e progettato dallo studio parigino Chatillon Architectes.


I progettisti, grazie alla sovrapposizione in 3D di oltre 3.000 piante d'archivio, planimetrie e nuvole di punti, hanno realizzato una diagnosi digitale della struttura esistente, per modellare e comprendere l'intero edificio, oltre a far scorrere le soluzioni tecniche negli interstizi.
Il grande progetto di restauro e valorizzazione del Grand Palais ha consentito ai visitatori di riscoprire la bellezza della sua architettura, ritrovando la coerenza della sua composizione, la generosità dei suoi spazi, la sua luce naturale, la fluidità della sua circolazione e lavorando su un allestimento contemporaneo.
In particolare, il progetto permette ai visitatori di riscoprire le grandi prospettive Nord-Sud ed Est-Ovest, di comprendere l'interdipendenza delle diverse aree e di riportare il monumento al suo antico splendore. Il Grand Palais offre quindi ora ai visitatori una passeggiata interna gratuita da Square Jean Perrin alla Senna attraverso la piazza centrale, collegando il Palais d'Antin e la Nef.
I lavori di messa a norma dell'edificio ne hanno migliorato le prestazioni tecniche e logistiche, ottimizzando al contempo le condizioni di accoglienza del pubblico. Dal punto di vista termico, l'inserimento di un sistema di isolamento della soletta della navata è destinato a prolungare la vita operativa dell’edificio.
L'eleganza e l'intelligenza dell'architettura delle Galeries Nationales, progettate da Pierre Vivien su richiesta di André Malraux, sono state non solo conservate, ma anche valorizzate per creare un legame tra passato, presente e futuro dell’edificio. Per le gallerie, lo studio si è concentrato sull'ammodernamento dell'illuminazione e delle strutture tecniche, garantendo al contempo l'adattabilità e la flessibilità per soddisfare i vari espositori.

Il pubblico può anche esplorare una parte delle fondamenta, grazie alla creazione di un'area per bambini sul sito dell'ex maneggio. Ogni stagione il RMN-GP e il Palais de la découverte presenteranno qui congiuntamente mostre per i giovani visitatori con un approccio “arti e scienze”.

Sono stati introdotti due ristoranti e la circolazione è stata snellita in tutto l'edificio, con l'aggiunta di 40 ascensori accanto alle 30 scale esistenti, in modo da incrementare il potenziale di accoglienza museale di oltre il 140% rispetto alle condizioni originali.
Un muro non originale aggiunto tra la navata centrale e il Palais de la Découverte, il museo dell'edificio, è stato rimosso, ripristinando una vista che non era più visibile dal 1937.
“I visitatori potranno ora sperimentare il Grand Palais ricollegato come un unico edificio”, ha dichiarato François Chatillon . “Con viste e connessioni che non si vedevano dal 1937, credo che le persone avranno la sensazione di scoprire un nuovo edificio”.