Dolci (e verdi) note sull’Elba
Nel cuore pulsante della HafenCity di Amburgo, Bjarke Ingels Group (BIG) ha vinto il concorso per dare forma a una visione architettonica che suona come una sinfonia: la nuova Hamburg State Opera, concepita non solo come tempio della musica, ma come un paesaggio vivo. Su una penisola sul fiume Elba, il progetto si sviluppa su 45.000 m2, un’isola culturale che coniuga teatro, opera e balletto, mettendo in dialogo il waterfront e la città.
Immaginata come un landscape di terrazze concentriche, l’edificio si espande dal cuore dell’auditorium verso l’acqua, quasi come onde sonore che si propagano sul mare. I giardini pensili sono accessibili al pubblico su più livelli, offrendo spazi di ritrovo, punti panoramici e percorsi pedonali che collegano la città al fiume.


Il disegno della copertura circolare continua, che si apre verso il porto, segna una topografia scultorea. Le superfici pavimentate in pietra del parco pubblico si estendono direttamente nell’atrio principale, creando un continuum tra interno ed esterno, dissolvendo le barriere tra il foyer e il paesaggio urbano.
Al centro dell’opera troneggia la sala principale, avvolta in fasce orizzontali di legno stratificato. Questa struttura lignea non è solo estetica: modula l’acustica e garantisce una perfetta visuale del palco da ogni balconata. Secondo BIG, i cerchi concentrici di legno dissolvono il confine fra artisti e pubblico, trasformando la sala in un’esperienza immersiva.
Dietro al grande palco, si snoda un sistema funzionale di spazi operativi: palcoscenico secondario, sale prove, laboratori scenici e uffici, tutti collegati in modo fluido. Non esiste un dietro le quinte nascosto: le facciate sono permeabili, i visitatori possono capire la vita di un teatro mediante il movimento tra backstage e foyer.
Il progetto paesaggistico, curato da BIG Landscape, è una risposta poetica e pratica alla sfida climatica. Terrazze degradanti, dune piantate e zone umide trattengono l’acqua dell’Elba nelle piene, assorbono le piogge e favoriscono habitat a intensa biodiversità. Bacini raccolgono l’acqua piovana, creando uno spazio resiliente che vive al ritmo delle maree.
Dal punto di vista dell’accessibilità, l’edificio è pensato come un luogo aperto: si può raggiungere l’ingresso da più direzioni — via parco, dal molo o dalla nuova Opera Street sul ponte Baakenhafenbrücke. Le scale centrali in legno che dominano il foyer sono animate e servono da elemento di congiunzione tra i piani e il tetto giardino, donando un senso di accoglienza e calore.


Nel suo complesso, la nuova Hamburg State Opera non è solo un teatro: è un ecosistema culturale, un paesaggio pubblico e un’architettura sostenibile. Il progetto è frutto di una collaborazione tra BIG, Theatre Projects, Bollinger + Grohmann, Transsolar, K+H, Duschl e il visual designer Yanis Amasri.
La giuria che ha assegnato il progetto ha sottolineato come la proposta sia una sintesi brillante tra funzionalità operistica e landmark urbano: una spirale di giardini sul tetto, piantati con alberi, arbusti e graminacee autoctone, offre un itinerario continuo su tutti i lati, con viste spettacolari sulla città, il porto e il fiume. Di notte, le terrazze illuminate dai bordi sembrano foglie che sbocciano, trasformando l’edificio in un fiore generoso che si apre alla comunità.
In definitiva, BIG ha immaginato l’opera non come un recinto chiuso, ma come un giardino urbano teatrale, dove il confine tra pubblico e performativo si assottiglia, e dove la cultura si intreccia con il paesaggio. È un invito a passeggiare tra musica, natura e architettura, una promessa di armonia tra l’anima storica di Amburgo e la sua evoluzione contemporanea.






