Da supermercato a quartier generale sostenibile
La conclusione dei lavori è prevista per giugno 2025 (ormai tutte le strutture sono quasi complete) e in quella data 1.500 dipendenti di Zucchetti lavoreranno in un edificio sostenibile, certificato LEED che sorge sulle ceneri di un ipermercato (anche di discutibile fattura architettonica e funzionale).

Il nuovo quartier generale di Zucchetti si compone di tre elementi architettonici: una Torre (già conclusa e firmata da MVA Architects) e da due edifici più bassi, progettati dallo studio milanese Lombardini22, la Piastra e la Stecca.
Sia la Piastra sia la Stecca sorgono sul sedime prima occupato dal centro commerciale Mylodi (dismesso perché non più adeguato alle moderne politiche commerciali della grande distribuzione); la scelta dei progettisti è stata quella di demolire solo alcune parti della struttura in cemento armato, trasformando radicalmente quelle restanti con l’identificazione di nuove funzioni congrue al nuovo centro direzionale di Zucchetti (chiamato Zucchetti Village), ma anche destinate a rendere parti del nuovo edificio fruibili al pubblico (e non solo ai dipendenti dell’azienda).
In particolare, l’edificio della Piastra occuperà il volume mantenuto del centro commerciale, che viene in parte svuotato, demolendo le campate centrali e trasformando la preesistente galleria commerciale nella reception della nuova struttura. L’area centrale svuotata ospiterà una serra bioclimatica, con copertura a falde vetrata, elemento tecnologico capace di contribuire alla riduzione dei consumi energetici dell’edificio.
Completamente demolite invece le strutture commerciali sul lato est, dove sorgerà un volume di sei piani fuori terra (la Stecca appunto, con i primi 5 con struttura in legno lamellare e giardino pensile superiore) completamente realizzato con struttura in legno lamellare, che permette un importante abbattimento della C02 durante il ciclo di vita dell'edificio, grazie alla sua capacità di assorbire e immagazzinare anidride carbonica.

Le strutture lignee, che si estendono dal primo piano fino al quinto, si organizzano attorno a una matrice di 18 pilastri, realizzati in legno lamellare, che svettano per 20 metri; quattro di questi, con sezione più ampia sono il cuore strutturale dell’edificio (assieme al nucleo ascensori e scale in calcestruzzo tradizionale), mentre gli altri, grazie a un’attento studio di equilibrio statico-funzionale, garantiscono agli spazi di lavoro un’ampia versatilità gestionale.
Legno protagonista anche nella facciata, assieme al vetro; la continuità delle grandi vetrate che contribuiscono a generare ambienti ariosi e accoglienti all’interno è abbinata a un reticolo di pinne frangisole per la cui realizzazione Lombardini22 ha scelto delle lamiere forate che allo stesso tempo rendono il volume della struttura meno impattante e gestiscono la regolazione dell’apporto solare, anche nei mesi estivi.
Dal punto di vista del mix funzionale, interessante notare come accanto alle naturali funzioni terziarie si sia deciso di mantenere alcune delle attività tipiche di un centro commerciale; sulla testata ovest della Piastra ci saranno una banca e una farmacia, mentre il progetto prevede anche spazi per un auditorium, un ristorante, uno spazio wellness e una caffetteria aziendali, collocati appunto nella zona semipubblica dell’edificio.