Energy Park, un progetto in equilibrio tra progresso e conservazione
Il problema di come ridurre la quantità di CO2 e la necessità di attivare sempre più risorse rinnovabili (solare fotovoltaico, eolico, geotermico, ecc) porta purtroppo a destinare grandi quantità di suolo alla produzione di elettricità.
Per ovviare la questione Gruppo Hera si è inserito nel cammino verso la transizione verde portando un progetto energetico, sociale e proiettato verso il futuro: l’Energy Park.
Si tratta di un modello, riproducibile e flessibile, che coniuga produzione energetica, con quella agricola risettando gli ecosistemi naturali.
Ma è anche uno spazio per i cittadini, un luogo dove le comunità locali possono ricostruire collegamenti con il mondo naturale e con la produzione agricola.
L’obiettivo? La realizzazione di una ‘green community’ su cui sviluppare enormi potenzialità.

Pensato nella periferia sud di Faenza, su un lotto di circa 69 ettari, per un investimento di circa 20 milioni di euro, l’Energy Park è concepito per essere un esempio di come tecnologia, ecologia e agricoltura possano coesistere in armonia.
Energy Park Faenza prevede
- l’agricoltura solare con l’agrivoltaico sopra (che produrrà energia elettrica per 7.000 famiglie),
- spazi per l’agricoltura aperta tradizionale
- Bosco Urbano
La presenza di circa 20-25 mila pannelli solari collocati in altezza ombreggerà su una superficie del 10% se li proiettiamo in verticale a terra. Installeremo circa 14 megawatt di energia che produrranno elettricità pari a un terzo di quella consumata dai cittadini di Faenza ossia ventimila abitanti: parliamo di 20 gigawatt all’anno, pari al consumo di oltre 7.000 famiglie, con 7.000 tonnellate. risparmiate in un anno, in termini di anidride carbonica.
Il 30% dell’energia elettrica consumata dai faentini arriverà dall’Energy Park".