Elogio della lentezza (e dell’ambiente)
Ci sono davvero tanti temi nel via libera arrivato i primi di ottobre allo studio di fattibilità delle alternative progettuali propedeutica alla realizzazione della Ringpromenade di Bolzano (nel quadro del Piano Verde approvato nel 2022): c’è l’elemento del turismo lento e sostenibile, ma anche quello della ricucitura dei territori, infine quello, non meno importante della tutela dell’ambiente e dell’ecodiversità.
Tanta carne al fuoco che si concretizza nell’approvazione del progetto redatto dallo Studio Land e (supportato dalla bolzanina Ingegna) per la pianificazione dei percorsi del nuovo anello di 30 chilometri di estensione che è destinato ad abbracciare la città di Bolzano.


Un anello che si articola in 12 macroaree tematiche che, insieme seguono, con il sapiente uso del verde e dell’acqua, un fil rouge che, oltre a crearne dei nuovi, fruisce di percorsi esistenti come la passeggiate del Guncina e di Sant'Osvaldo, sottolineando anche i punti di interesse culturale come il Colle e il Castello di Firmiano.


Nell’idea generale di una fruizione inclusiva, tutti i tracciati che compongono l’anello, che si articoleranno tra aree urbane e pendii montani, saranno realizzati a una quota compresa tra 237 metri e 490 metri (e indicati da una ben chiara segnaletica che ne specifica caratteristiche e difficoltà), in modo da consentire anche ai non allenati di utilizzare i sentieri.
Ovviamente, come in ogni progetto di scala territoriale moderno, il rispetto della natura viene integrato con la sua fruibilità sostenibile, garantendo lungo tutto il tracciato della Ringpromenade una serie di servizi come le aree pic-nic, belvederi, fontanelle e una chiara segnaletica di orientamento.

Tre i grandi pilastri del progetto di trasformazione territoriale che lo studio Land ha messo alla base del progetto:
- creare una serie di percorsi che portino a fruire delle caratteristiche (naturali, ma anche culturali e storiche) peculiari del territorio bolzanino con una modalità lenta (la Ringpromenade è rivolta in ugual modo a turisti e cittadini di Bolzano)
- ricucire in un’unica trama l’attuale rete di percorsi, organizzandoli per temi portanti in modo da declinarli con più evidenza, in una moderna accezione di city marketing (che a Bolzano conoscono bene)
- dare risalto all’offerta storica e culturale di Bolzano, mediante un sistema di percorsi, pedonali o ciclabili, rivolto al più ampio pubblico possibile (ottica inclusiva anche delle fasce deboli della popolazione)

Siccome a Bolzano non sono abituati a perdere tempo, il progetto inizierà nel 2025 e durerà cinque anni, spostando verso l’alto l’asticella dello standard di qualità degli spazi verdi di Bolzano.