Mindfulness City. In Bhutan tra natura e cultura
Il re Jigme Khesar Namgyel Wangchuck del Bhutan, nel discorso della 116esima Giornata Nazionale davanti a un pubblico di 30.000 persone, ha presentato la sua visione per un nuovo centro economico in Bhutan, "Mindfulness City", il primo paese al mondo a zero emissioni di carbonio.
Situata al confine tra India e Bhutan, l'area di intervento di oltre 1.000 km² sfrutterà la sua posizione e la connettività con il sud e il sud-est asiatico per gettare le basi per la crescita futura del paese e creare opportunità economiche per i suoi cittadini attraverso investimenti nella tecnologia verde, nell'istruzione e infrastrutture.
Progettato dal Team di BIG, il masterplan comprende un nuovo aeroporto internazionale, collegamenti ferroviari, una diga idroelettrica, spazi pubblici.


I quartieri della città, divisi da fiumi, sono legati insieme da tre principali collegamenti di mobilità.
Occasionalmente, questi fungono anche da infrastrutture di trasporto combinate con strutture civiche e culturali, creando una serie di “ponti abitabili” adattati a ciascuno dei nove ambiti della felicità.
Ciascuno dei ponti ospita destinazioni chiave all'interno della città:
- il nuovo aeroporto,
- un centro spirituale Vajrayana che permette di intravedere le pratiche quotidiane dei monaci e dei maestri di consapevolezza;
- un centro sanitario come incontro tra la medicina orientale e quella occidentale;
- un'università che espone le proprie attività accademiche;
- una serra idroponica e acquaponica che mette in mostra le antiche pratiche agricole e la moderna agroscienza per i pendolari quotidiani;
- un centro culturale per immergere ed educare i visitatori sulla cultura e i costumi del Bhutan;
- un mercato adornato con tessuti bhutanesi


Mindfulness City, ispirata agli ecosistemi interconnessi e al patrimonio culturale del Bhutan, presenta quartieri a forma di nastro che ricordano le risaie.
La città, modellata dai corsi d'acqua, diventa un connubio tra natura e tradizione.
I punti di riferimento culturali, simili a ponti abitabili, collegano la natura e le persone.
La diga idroelettrica sul confine occidentale della città funge da punto di vista, passeggiata di meditazione e tempio.
Le strade resilienti consentono le infiltrazioni dell’acqua piovana, mentre materiali locali come legno, pietra e bambù, ispirati a motivi vernacolari, saranno utilizzati nella costruzione degli edifici.
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