Il 'rasoio' di Milano
In una delle aree a maggiore evoluzione del capoluogo meneghino nasce De Castillia 23, di proprietà del Gruppo Unipol e firmato da Progetto CMR, Società di Progettazione Integrata fondata dall’Architetto Massimo Roj.
Tra i più significativi interventi di rigenerazione urbana in Europa, si è sviluppato a partire da un edificio rimasto per anni incompiuto e abbandonato nel cuore del quartiere Isola - storicamente conosciuto dai milanesi come 'il rasoio'.
Una miriade di elementi triangolari in vetro intersecati da diagonali metalliche riveste i due volumi disposti a V di De Castillia 23, avvolgendo le terrazze aggettanti presenti su tutti i piani.
1100 mq di superficie vetrata per un prisma dinamico, che crea giochi di luce sempre diversi.
Una seconda pelle in vetro che garantisce luce naturale diffusa negli interni, riducendo di parecchio l'impiego di luce artificiale nelle ore lavorative.
Vocazione green anche per gli impianti di ultima generazione, che utilizzano fonti rinnovabili.
Il sistema fotovoltaico integrato in copertura produce energia pulita, evitando l’emissione in atmosfera di 13 tCO2/anno. Riscaldamento e raffrescamento sono affidati alla pompa di calore ad acqua di falda, che sfrutta l’energia geotermica senza rilasciare inquinanti.
Le lastre in grès porcellanato Active di Fiandre Architectural Surfaces rivestono facciate, terrazze e pavimentazioni esterne. Questo speciale materiale ecoattivo è in grado di degradare gli inquinanti presenti nell'aria, con una funzione mangiasmog.
Anche il sistema linfatico dell’edificio è caratterizzato da impianti di ultima generazione, che utilizzano fonti rinnovabili per la produzione energetica.
Il sistema fotovoltaico, integrato in copertura, produce circa 40.000 kWhel di energia pulita, evitando l’emissione in atmosfera di 13 tonnellate di CO2 all’anno.
Completa il progetto la realizzazione di 2.000 mq di verde con piantumazioni che assorbono 12 tonnellate di CO2 per restituire 9 tonnellate di Ossigeno all’anno.
De Castillia 23 è un progetto che dimostra che è possibile intervenire in modo virtuoso e sostenibile sugli edifici esistenti, per una rigenerazione urbana che parta anche dall’ambiente costruito.
