All’Aquila, l’antidoto (finchè dura) ai contenuti fake
In tempi di istant movie, di fruizione (e ritezione del ricordo) dei contenuti che si misura su minuti e, infine, di generazione di immagini e video fake che, sempre più spesso, sono indistinguibili dalla realtà, val la pena fare un salto all’Aquila.
C’è tempo fino al 4 maggio, infatti, per visitare l’esposizione Terreno. Tracce del disponibile quotidiano che è in corso al Maxxi, nella storica sede di Palazzo Ardinghelli.
La mostra multidisciplinare curata da Lisa Andreani raccoglie manufatti della cultura materiale, opere d’arte, documenti fotografici e materiali editoriali, poesia, progetti di design e di architettura.

Con la definizione di “disponibile quotidiano” immaginata da Gianni Celati, scrittore, traduttore e regista, si tesse il fil rouge che attraversa le sale espositive di Palazzo Ardinghelli, guidando il visitatore in un percorso dedicato al “non visto”: scene, paesaggi, e gesti del mondo quotidiano che spesso passano inosservati.
Diventa così fondamentale riuscire a riscoprirli, cogliendone il valore e rivelando nuovi, possibili significati.

Il terreno è indagato come risultato del processo di stratificazione, legandosi ai concetti di memoria e materialità, evocati dalle opere e dai manufatti in mostra. In una dimensione di costante innesto, si tracciano corrispondenze tra storie e oggetti apparentemente vicini, tra ordinarietà e tradizione, tra documentazione storica e invenzione: nascono così racconti e storie, non esemplari e non paradigmatiche ma fluide e mutevoli.
Nelle sale del museo convivono, in un serrato e immaginifico dialogo, opere delle Collezioni del Maxxi, un ampio numero di manufatti, documenti in prestito dal Museo delle Civiltà di Roma e una nuova produzione dell’artista e compositrice Ramona Ponzini che ha realizzato un ambiente sonoro che abita tutto il percorso di mostra e che, in occasione dell’opening, è oggetto di una performance in collaborazione con gli studenti del Dipartimento di Musica Elettronica e Nuove Tecnologie del Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila.
Tornare al Territorio e da lì partire per avere una bussola solida per muoversi nel mare magno dei contenuti (fake o reali) del web e nei domini dell’AI (fino a che non diventerà una neuro-simulazione interattiva in stile Matrix); questo il valore aggiunto che ci sentiamo di sottolineare quando camminerete nella sale di Palazzo Ardinghelli…