Una corte moderna in dialogo con l'antico
La Sede della Procura della Repubblica di Catanzaro ha visto il progetto di restauro dell'architettura, di recupero conservativo e di riprogettazione funzionale della corte esistente.
Il cantieri è stato quindi una sorta di processo di scoperta e rimozione per ricostruire la pelle originale, che ha permesso sia la conservazione degli edifici storici sia una serie di interventi volti ad adattare il complesso a nuovi usi.

La scelta progettuale si è basata sulla lettura e sull'interpretazione dell'edificio e dei suoi componenti, sulla ricerca della compatibilità con scopi conservativi e sulle esigenze di rinforzo e funzionali degli edifici storici.
I lavori di restauro hanno incluso la disposizione di facciate, tetti a falde e tetti piani. Con le nuove scale di sicurezza installate negli ambienti esistenti, il percorso di distribuzione interna è stato ridefinito in base alle restrizioni, tenendo conto sia del tipo di edificio che della necessità di installare nuovi collegamenti verticali per superare gli ostacoli architettonici.
L'attenzione alle caratteristiche storiche e architettoniche dell'edificio è legata all'utilizzo di soluzioni e materiali originali in aree soggette a restauro, nonché a soluzioni reversibili nella collocazione progettuale.



La Corte moderna: in dialogo con l'Essere antico Il progetto comprendeva anche una serie di edifici relativamente nuovi che furono demoliti per creare una nuova estensione chiamata "Corte Contemporanea", che includeva l'uso di caratteri tipografici, architettonici e materiali in armonia con i contesti urbani e gli edifici storici.
Il volume ampliato con il cortile centrale parzialmente a strapiombo sul paesaggio mostra che la modernità può essere portata in continuità con la storia.
Il nuovo edificio reinterpreta la tipologia monastica ed è caratterizzato da un involucro trasparente: vetro continuo protetto da un sistema di protezione solare in alluminio.
La linea skline del nuovo edificio si adatterà gradualmente al vaglio della terrazza esistente e, grazie al roof garden, fornirà una casa affacciata sul paesaggio con continuità con il paesaggio circostante e proporrà l'ampliamento della nuova sede della Procura nell'area a valle per il parco.Ciò consente una completa riqualificazione urbana e paesaggistica del sito una volta completato.
Per le finestre i progettisti Corvino + Multari con RINA Consulting, DFP engineering per l’ingegneria e AS srl per il restauro, hanno scelto la serie OS2 75 acciaio zincato verniciato di Secco Sistemi che ha saputo offrire un’immagine in linea con i serramenti originali e allo stesso tempo garantire prestazioni eccellenti.


Lo spessore ridotto dei profili permette di incorniciare come in un quadro la superficie trasparente e di disegnare in maniera nitida le aperture all’interno di facciate caratterizzate da colori chiari. Sia all’interno sulla corte, sia sulle facciate esterne della struttura questa soluzione ha permesso di preservare i caratteri storico-architettonici della struttura e di assicurare comfort e isolamento termico e acustico con una soluzione di alto livello.

La serie di serramenti OS2 di Secco Sistemi è un programma caratterizzato da spessori ridotti e proporzioni equilibrate che rimandano ai serramenti in ferro di una volta, una proposta molto versatile, grazie alle infinite varianti dei profili, capace di trasformare la propria immagine in base ai materiali nobili impiegati e alle eleganti finiture che si inseriscono al meglio anche in contesti storici. Sono oltre 40 i profili che il sistema a taglio termico OS2 mette al servizio del progetto, molteplici le combinazioni con i quali esprimere la propria poetica progettuale sempre finalizzata alla ricerca della massima trasparenza e della purezza delle linee.