Tutta una questione di densità
Workstack è la risposta alle contemporanee dinamiche urbane che hanno visto negli ultimi anni aumentare progressivamente la soglia di accesso (sia in affitto sia in acquisto) degli spazi terziari nei grandi centri europei e americani (ma il fenomeno si sta replicando anche in Cina).
Non è un caso che sia sorto a Charlton, parte del Borgo londinese di Greenwich e posto nella zona sud-orientale della capitale, una delle città in cui questo tipo di spazi sono diventati praticamente inaccessibili a professionisti e piccole e medie strutture.
Il progetto, realizzato da dRMM studio su commissione della Greenwich Enterprise Board (GEB) è un'impresa sociale con oltre vent'anni di esperienza nella fornitura di spazi di lavoro a prezzi accessibili nel quartiere di Greenwich, ha avuto due obiettivi principali: da una parte fornire spazi a prezzi accessibili dall’altra parte farlo fornendo agli affittuari un ambiente di lavoro gradevole e versatile, in grado di rispondere a un vasto ventaglio di esigenze tipologiche e funzionali.


L’edificio si sviluppa su un area complessiva di 1.462 metri quadri, sfruttando la logica degli elementi a sbalzo per aumentare gli spazi utili a disposizione (complessivamente i piani sono cinque, con il piano terra realizzato in strutture di acciaio e quelli superiori in legno lamellare - il legno gioca anche un importante ruolo nelle finiture, proprio per rendere più gradevoli gli spazi dati in affitto).
La costruzione a pannelli riduce i tempi di cantiere, crea un ambiente di lavoro più sicuro e pulito e riduce al minimo gli sprechi di materiale. Le pareti e i soffitti in legno portanti sono interamente a vista. Questa soluzione bella ed economica elimina la necessità di ulteriori finiture interne, riduce le risorse materiali associate e l'impatto ambientale, offrendo al contempo benefici biofili agli utenti. Il progetto è in linea con l'obiettivo BREEAM Excellent.
In questo modo, giocando anche con la modulari degli spazi, i progettisti di dRMMstudio sono riusciti a mettere disposizione 14 unità con superfici comprese fra i 55 e i 110 metri quadri; per avere un ordine di grandezza, la densità di impiegati per ettaro nell’area di Londra ha un valore medio di 69 persone, qui le persone toccano il valore di 428. Il tutto senza sembra un formicaio o una caserma.
Il tutto con una estetica gradevole e non ‘fredda’, come ci conferma anche Alex de Rijke , direttore di dRMMstudio: “Perché ‘unità industriale leggera’ dovrebbe significare un brutto e freddo capannone metallico con poca luce e nessuna vista verso l'esterno? WorkStack è la dimostrazione di un nuovo tipo di spazio di lavoro in legno resistente, caldo, luminoso e pratico. Inoltre, trasmette un messaggio forte: l'industria leggera può essere fonte di ispirazione sociale e ambientale”.

La caratteristica forma a sbalzo conferisce all'edificio una forte presenza sull'arteria adiacente con un ingombro minimo, mentre gli sbalzi progressivi fungono da schermatura solare per i piani inferiori, generando anche uno spazio coperto al livello dell’entrata al complesso.
L'edificio è organizzato in modo semplice e funzionale, con tre unità per piano, che formano tre campate strutturali impilate su cinque piani. Due ascensori forniscono l'accesso primario ai piani superiori per le merci e gli inquilini, mentre una scala si trova all'interno della facciata orientale.
In linea con la forma ispirata, secondo il progetto di DRMMstudio, alla “pila di tronchi” (anche se a noi ricordano sempre i container da porto, ndr), la tavolozza dei materiali è semplice. Una struttura in legno massiccio ingegnerizzato con pochi elementi in acciaio, policarbonato, vetro e gomma, introdotti solo dove richiesto dalla funzione o dalla normativa. Ogni elemento dell'edificio è stato progettato per essere il più efficiente possibile, seguendo un design diretto, senza eccessi o fughe manieristiche di alcun tipo.