Dall’acqua il futuro?
Il progetto strutturale del Drop, il nuovo Centro Polifunzionale per la divulgazione dei filoni di ricerca sull’idrogeno, destinato a sorgere a Venezia, è stato messo a punto da Sarti Engineering di Rimini (con progetto architettonico di Giancarlo Zema e ha tutte le carte in regola per suscitare non solo importanti suggestioni estetiche e evocative, ma anche per concretizzare uno dei canali di ricerca più promettenti per il futuro di una serie di applicazioni industriali davvero rivoluzionarie che potrebbero concretizzarsi nei prossimi anni.
Parliamo, infatti, delle tematiche legate alla ricerca e industrializzazione delle tecnologie legate all’idrogeno, la vera alternativa, ad esempio, al processo di elettrificazione che in questi mesi sta mettendo in difficoltà (probabilmente per un’applicazione troppo ) numerosi sistemi e filiere industriali in tutto il mondo.

Ma perché un centro culturale polifunzionale dedicato all’idrogeno si chiama Drop? Semplice: la stessa parola idrogeno, in greco letteralmente ‘generatore d’acqua’, lo spiega. Da qui, anche il concept architettonico di Giancarlo Zema (ingegnerizzato appunto da Sarti Engineering) che richiama lo spruzzo d’acqua che si genera quando un peso colpisce una superficie liquida.


Progettato per Hydrogenscape, il Centro combina l'attenzione alle ultime frontiere della tecnologia e del design dell'idrogeno con il piacere di contemplare la bellezza della natura con una prospettiva totalmente nuova, dall’acqua.
L’acqua, da cui l’idrogeno viene estratto, diventa forma architettonica, ma anche metafora del pensiero creativo di menti con visioni rivoluzionarie e fuori dal coro, la cui dedizione riesce a cambiare il Mondo attraverso un flusso fluido e circolare di idee.
La struttura si articola su una piattaforma circolare galleggiante con specchi d'acqua e aree verdi, da cui si stacca una intelaiatura in acciaio di cinquanta metri di diametro; il paramento esterno, completamente trasparente, assicura un rapporto osmotico completo tra tra interno ed esterno grazie alla sua superficie trasparente.

Durante l'estate, la microventilazione naturale è assicurata da un effetto camino attraverso piccole aperture nella parte inferiore della goccia che consentono l'ingresso di aria fresca che poi esce attraverso aperture situate nella parte superiore della corona. I pannelli fotovoltaici amorfi catturano i raggi solari e producono l'energia necessaria a generare idrogeno per soddisfare le esigenze delle mutevoli funzioni interne.
Una passerella galleggiante, abbinata a un articolato sistema di giochi di luce sull’acqua, definiscono il fascino visivo della goccia tecnologica. Drop, una volta terminato, sarà un centro unico al Mondo pensato per trasmettere le potenzialità rivoluzionarie offerte dalle tecnologie basate sull'idrogeno sia nella forma che nella funzione, essendo in grado di produrre l'energia necessaria al proprio sostentamento.