I Kew Gardens sono assetati
Sono patrimonio dell’Umanità secondo l’UNESCO e a ragione, dato che ospitano una delle collezioni botaniche del mondo che può contare su oltre 50.000 specie; ora i curatori dei Kew Gardens sono preoccupati, dato che dopo la tremenda siccità del 2022 la protezione dei 121 ettari ha causato la morte di più di 400 alberi.
L’evento climatico estremo ha dato il via a due importanti filoni di reazione; da una parte i ricercatori hanno deciso di cominciare a modificare il mix delle specie arboree da piantumare per mantenere resiliente il grande parco che sorge a sud-ovest di Londra, seguendo un rapporto di ricerca appositamente redatto e chiamato “Planting for the Future: Kew's Landscape Succession Plan”.

Dall’altra hanno messo mano alle infrastrutture di servizio del parco, soprattutto concentrandosi sulla rete idrica destinata all’irrigazione delle essenze, che necessitava di un deciso potenziamento; per questo è stato richiesto allo studio londinese Hugh Broughton Architects per progettare una casa di pompaggio in grado di gestire quasi 300.000 litri di acqua per l'irrigazione preliminarmente immagazzinata in un serbatoio sotterraneo, garantendo la sicurezza idrica dei giardini.

Richard Barley, direttore dei giardini di Kew Garden ne sottolinea le esigenze: “La nuova stazione di pompaggio di Kew segna un significativo passo avanti nello sviluppo delle nostre infrastrutture di irrigazione. Avere un sistema di pompaggio affidabile ed efficiente per distribuire l'acqua immagazzinata nel nostro serbatoio sotterraneo è un elemento essenziale per la resilienza del nostro paesaggio. Integrando questa fonte con l'acqua piovana raccolta, saremo in grado di ridurre la nostra dipendenza dall'acqua di rete, assicurando che i nostri giardini prosperino. In questo modo non solo preserveremo risorse preziose, ma stabiliremo anche un nuovo standard per la gestione ambientale dell'orticoltura a Kew”.
Lo studio Hugh Boughton, pur essendo in un contesto verde, aveva un bel numero di architetture con cui confrontarsi e relazionarsi mentre progettava quella della nuova stazione di pompaggio; dal ponte di granito del Lake Crossing firmato da John Paws nel 2006, fino alla torre Treetop Walkway in acciaio invecchiato Marks Barfield alta 18 metri e ormai entrata stabilmente tra le icone visive dei New Gardens assieme alle varie architetture vittoriane, come la Temperate House, la più grande struttura vittoriana in vetro sopravvissuta al mondo.
L’approccio di Hugh Broughton Architects è stato minimalista senza essere mimetico; una volta scelto il legno come materiale principale della stazione di pompaggio, l’archetipo scelto è stato quello di una foglia caduta dagli alberi circostanti e posatasi sul prato dei Kew Gardens. In questo modo i macchinari necessari sono completamente nascosti alla vista, generando al contempo una forma scultorea (che si ispira a una serie di biomorfismi dei giardini) con pianta ovale, composta da una sequenza di puntoni lignei modulari a incastro.

Il larice europeo naturale (essenza scelta per le strutture in legno) si inserisce perfettamente nell'ambiente verdeggiante circostante, ma è stato scelto anche per la patina argentata che svilupperà nel tempo, finendo per mimetizzarsi tra le luci e le ombre del fogliame.