Com’è dolce il profumo del mosto
The Legacy of Bodegas Faustino è un nuovo ampliamento della cantina Bodegas Faustino a Oyón, nella Rioja Alavesa. Su incarico della quarta generazione della famiglia Martínez Zabala, Foster + Partners ha progettato un importante ampliamento e ha ristrutturato le strutture esistenti della cantina. La sostenibilità è parte integrante del progetto, con un nuovo centro visitatori concepito come un edificio “Planet 1.0”.
Bodegas Faustino si trova nel cuore della principale regione vinicola spagnola, dove la famiglia ha iniziato a costruire la propria attività vinicola. Il progetto reinterpreta la cantina nel suo complesso e crea una connessione più forte tra le cantine esistenti e il vigneto circostante.
L'ingresso principale è stato spostato a nord del sito per creare una nuova esperienza di visita, facendo del vigneto la prima cosa che i visitatori incontrano durante il loro tour - una serie di esperienze uniche in cui vino, vigneto, natura, architettura, cultura e sostenibilità si fondono insieme.
Un dolce percorso conduce al nuovo centro visitatori, protagonista del progetto che è stato progettato come una sala a volta e senza colonne per creare un volume spazioso e flessibile. La copertura a volta si ispira al patrimonio industriale della cantina, reinterpretato come una struttura leggera realizzata con archi in legno.


Il profilo antifunicolare migliora le prestazioni strutturali con materiali minimi, mentre la palette di colori della terra permette all'edificio di fondersi perfettamente con il paesaggio. Un nucleo asimmetrico si collega al mezzanino sovrastante, creando al contempo due zone distinte al livello inferiore, ciascuna con un carattere diverso. Il livello superiore si affaccia sull'intero centro visitatori e sullo splendido paesaggio dei vigneti.
Il nuovo centro visitatori è stato definito un edificio “Planet 1.0”, in quanto le sue emissioni di carbonio sono compensate facilmente dall’assorbimento delle piante; l'edificio adotta anche una strategia Energy Plus, guidata dai pannelli fotovoltaici sul tetto che producono più energia di quella necessaria per le operazioni dell’edificio. L'energia in eccesso viene dirottata verso gli edifici esistenti della cantina.
L'edificio è caratterizzato da ampie sporgenze su tutti e quattro i lati per ridurre il guadagno di calore dal sole, attenuando i confini tra interno ed esterno. Un lucernario centrale e facciate vetrate accuratamente integrate portano la luce naturale negli spazi interni, riducendo la necessità di illuminazione artificiale.
I materiali da costruzione naturali contribuiscono a creare un ambiente biofilo e a migliorare il benessere di visitatori e dipendenti. Il nuovo paesaggio è caratterizzato da specie locali che migliorano la biodiversità e da una discreta variazione della topografia, progettata per proteggere la cantina dalle piogge abbondanti sempre più frequenti.

Il nuovo paesaggio si fonde anche con le strutture esistenti del sito che, insieme al trasferimento delle baie di carico e della stazione di controllo durante la vendemmia, ha migliorato significativamente l'efficienza operativa. Inoltre, sono state rimosse le strutture sottoutilizzate per garantire la flessibilità necessaria a una crescita futura, in linea con il desiderio del cliente di incorporare nuove tecnologie nel processo di vinificazione. Alle facciate degli edifici esistenti è stato aggiunto del verde per fornire una protezione naturale dal sole estivo, riducendo ulteriormente il consumo energetico del sito.