I gasometri di Milano Bovisa nelle mani dello studio RPBW
Sono iniziati i lavori nel cantiere dei Gasometri, all’interno del futuro nuovo campus Bovisa-Goccia del Politecnico di Milano, ideato e disegnato dallo studio Renzo Piano Building Workshop.
Il progetto prevede la realizzazione di 20 nuovi edifici di 4 piani, di 16 metri di altezza, per un totale di circa 105.000 m2, a cui si aggiungeranno le scuole civiche, connessi da viali alberati pedonali in un mix di funzioni che ne faranno un quartiere vivo.
Inoltre un importante asse ciclo pedonale a sud, tra gasometri e il campus Lambruschini, unirà le 2 stazioni, Bovisa e Villapizzone, che saranno rinnovate ed interconnesse all’intero Campus.
Tornando ai due gasometri verranno trasformati in due strutture complementari: da una parte laboratori dedicati all’innovazione e all’hi-tech, l’altra allo sport, con una piscina, un campo multi sport e un'area fitness.
L’investimento è di 50 milioni di euro (30 milioni del Politecnico e 20 milione della Regione) per la sola area dei due gasometri, la prima che dovrebbe vedere la luce, da cronoprogramma nel 2025.
Per la seconda fase l’importo non è stato ancora quantificato: si stanno ultimando i progetti per andare in gara d’appalto, accedere ai bandi, trovare finanziamenti.
“Con l’avvio dei lavori si apre una nuova fase per Bovisa – sottolinea la rettrice del Politecnico, Donatella Sciuto – Da quartiere operaio ad area universitaria, Bovisa si candida a una terza dimensione, quella del distretto di Innovazione.
Un intervento significativo che segna il ritorno delle fabbriche bianche, quelle che investono in innovazione, in ricerca e in startup ad alto potenziale. Un progetto che, grazie al coinvolgimento delle istituzioni, segna per Milano e per la Lombardia un passo in avanti verso l'Europa”.
Il progetto risulta essere uno dei più grandi interventi di natura urbanistico-edilizia e infrastrutturale, di rifunzionalizzazione mai realizzati in Italia.
Un vero parco scientifico, un polo dell'innovazione con aree dedicate a servizi per gli studenti, per le imprese e per la cittadinanza. È un modo nuovo di vedere la città, è il futuro che diventa presente. Il tutto reso possibile grazie, soprattutto, all’immaginifica azione di Renzo Piano, che non finiremo mai di ringraziare a sufficienza per lo straordinario contributo di opere che ci ha donato, per la generosità con cui condivide sempre le sue idee e per l'attenzione vera, convinta e appassionata per i giovani”.
Tutto il Campus sarà Zero energy, ovvero indipendente dal punto di vista energetico, e Zero carbon, quindi non avrà emissioni di CO2 in atmosfera durante il suo funzionamento; tutti gli edifici del Campus saranno realizzati con strutture prevalentemente in legno.
Gli alberi che saranno piantati nel Campus restituiranno entro trent’anni la massa lignea usata per la costruzione degli edifici.