Modernismo tirato a lucido
Trasformazione nella continuità; il binomio ci sembra rendere bene i principi guida che lo studio Park Associati di Milano (alla cui guida ci sono Filippo Pagliani e Michele Rossi (che promisedlands ha intervistato in esclusiva qualche mese fa - qui l'articolo) che ha seguito la ristrutturazione e l’ampliamento della Torre Permanente di via Turati, nel capoluogo lombardo.
Un intervento che parte da un principio di fondo; l’assoluto rispetto degli stilemi, competitivi e materici, voluti dagli originari progettisti degli anni ’50, Achille e Pier Giacomo Castiglioni e Luigi Fratino.
Un rispetto che si è incarnato nella rimozione di ogni superfetazione inutile della struttura architettonica originaria, frutto di un certosino lavoro di ricostruzione storica e filologica.
Ricordiamo che la Torre Permanente era stata costruita in adiacenza al Palazzo della Società per le Belle Arti (di qui il nome), progettato a fine ‘’800 da Luca Beltrami e danneggiato dai bombardamenti su Milano della seconda guerra mondiale.



Il progetto di riqualificazione della Torre prevede anche un ampliamento, precisamente una soprelevazione, elemento architettonico questo che Milano conosce bene fin dal primo dopoguerra del secolo scorso.
Anche le geometrie strutturale e compositiva della facciata che chiude i nuovi volumi riprendono caratteristiche distintive e materiali tipici della pratica di costruzione della metà del secolo scorso.
La scansione, marcatamente verticale, con passo particolarmente stretto, dello spazio a doppia altezza posto in sommità della torre è stata pensata per richiamare molte delle architetture milanesi di questo pesto periodo.
Oggetto di miglioramento e adeguamento ai contemporanei principi di riduzione dell’impronta ambientale sono stati anche gli impianti e la risposta prestazionale di isolamento dell’involucro.
Anche l’ingresso alla Torre, garantito da vestibolo semi-aperto su Via Turati (in frangia all’ingresso del museo), è stato riqualificato, sempre con la medesima filosofia progettuale che abbina il rispetto dell’architettura originale a sottolineature e enfatizzazioni che ne rafforzano l’immagine di unicità.


Come sottolinea Pagliani: “Questo progetto riflette l’impegno continuo di Park Associati nel coniugare tradizione e innovazione, due forze che riteniamo essenziali per plasmare il futuro dell'ambiente costruito. La Torre della Permanente è una testimonianza della convinzione nel riuso adattivo e nella creazione di spazi che onorano il passato interagendo con il presente”.